Migliaia di bandierine e foulards sventolano nell’aria, segno di cuori in festa, che cantano inni di gioia e di riconoscenza… Siamo grati a Dio per averci donato Virginia, che “mettendo da parte le sue nobili origini… si dedicò all’assistenza degli ultimi con straordinario zelo apostolico” (Giovanni Paolo II). spargendo luce e amore intorno a sè.

Siamo grati alla Chiesa che, dopo un lungo e minuzioso processo, ha riconosciuto pubblicamente questa santità. Siamo grati alla storia che durante secoli ha tenuto viva questa figura, riproponendocela oggi attualissima.

Siamo grati a Virginia che “innamorata di Cristo, ha donato se stessa ai fratelli lasciando alla Chiesa la testimonianza di una santità semplice e feconda” (Giovanni Paolo II). Siamo grati a Sua Santità Giovanni Paolo II che ieri, 18 maggio, accogliendo la richiesta del Cardinal Josè Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, ha solennemente pronunciato la formula della Canonizzazione di Santa Virginia. Siamo grati alle numerose consorelle, qui presenti, venute da ogni parte del mondo, ove ancora oggi ripetono e perpetuano l’opera di Virginia, nei molteplici calvari umani.

Siamo grati agli amici, benefattori e collaboratori, che insieme a noi hanno partecipato e goduto di questa festa e con animo riconoscente continueranno… “la festa”. Siamo grati perchè Virginia é presentata al mondo come faro luminoso da interpellare e imitare quale autentica “pioniera” della carità, creatrice di opere di volontariato “antelitteram”. E, quest’immensa gratitudine l’abbiamo voluta esprimere unendoci tutti di nuovo, oggi 19 maggio, alle ore 8:30, a Santa Maria in Traspontina per celebrare insieme la Messa di Ringraziamento, la prima messa in onore di “SANTA” Virginia.

Mons. Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova ha concelebrato con un folto stuolo di sacerdoti italiani, brasiliani, salvadoregni e indiani. Era presente anche il cardinale Giovanni Canestri, Arcivescovo emerito di Genova, i marchesi Carlo e Francesca Centurione, i sindaci di San Martino Olearo, di Lagonegro, di Locri… Mons. Bertone così si esprimeva: “La vita di santa Virginia Centurione Bracelli non appartiene al passato perchè le tracce dellesue opere si riconoscono ancora oggi non solo a Genova, ma anche in tante parti del mondo”. E… con il volto sorridente e l’anima in festa, dopo la Santa Messa, ci dirigiamo all’Aula Paolo VI. dove, il Santo Padre Giovanni Paolo II riceverà i pellegrini giunti a Roma in occasione della canonizzazione.

L’aula é gremita, quasi tutta giallo-bianco, il colore dei cappellini di Santa Virginia. La Scuola Virginia Centurione Bracelli era al completo: più di mille persone! A loro si uniscono gli alunni della Scuola di Via S. Quintino, tante suore, tanti amici, tanti ammiratori di Virginia. Gli alunni danno un tono speciale alla festa. Le grida gioiose, i ripetuti “viva il papa” e “auguri Santo Padre”, interrompono ogni tanto il discorso del Papa, che ogni volta compiaciuto e sorridente, saluta i nostri bambini e ragazzi, che, a loro volta, raddoppiano gli applausi e le grida festose. Sono stati attimi veramente commoventi, che certamente accompagneranno il crescere di questi bambini.

“Con gioia accolgo e saluto voi che siete venuti per onorare… Santa Virginia Centurione Bracelli”… Applausi e grida… a non finire… Ci siamo uniti agli applausi, alle grida… siamo tornati tutti bambini giulivi per la festa… L’atmosfera di giubilo era tanta, intensa e contagiante, che ad ogni esplosione di gioia sembrava che ci stringessimo, in un affettuoso e intenso abbraccio, intorno al Papa.

“Con viva cordialità saluto ora voi, carissime Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario e Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario, e quanti vi rallegrate per la canonizzazione di santa Virginia Centurione Bracelli” prosegue il Papa, tra applausi generali. “La preziosa eredità che questa santa ha consegnato alla Chiesa, e in modo particolare alle sue figlie spirituali, consiste in una carità intesa non come semplice soccorso materiale, ma come impegno di autentica solidarietà, mirante alla piena liberazione e promozione umana e spirituale di chi si trova nel bisogno.

Santa Virginia ha saputo trasformare l’azione caritativa in contemplazione del volto di Dio nell’uomo, unendo la docilità alle interiori mozioni dello Spirito con l’audacia prudente ed illuminata nell’intraprendere iniziative sempre nuove di bene.

La carità autentica sgorga da una costante comunione con Dio e si alimenta nella preghiera. L’esempio di questa nuova Santa sia per tutti di incoraggiamento e di stimolo a vivere anche oggi il precetto evangelico dell’amore come piena adesione alla volontà divina e come servizio concreto verso il prossimo, specialmente quello maggiormente in difficoltà… Vi rinnovo l’espressione della mia gratitudine per la vostra presenza, e di cuore tutti vi benedico”.

Seguono momenti indelebili, per poche persone, il baciamano e la consegna dei doni! Sono attimi difficili da descrivere a chi non ha provato quest’emozione… Cosa ha detto ciascuno al Papa? Cosa ha detto il Papa a ciascuno? Rimane nel segreto dei loro cuori… e nel ricordo imperituro…